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24 marzo 1944
Una neonata viene alla luce in un vecchio deposito di oggetti inutilizzati.
Prima che gliela portino via, la mamma bambina che l’ha appena partorita mette al collo della piccola una catenina con l’effigie di Giuda Taddeo.
Forse il santo delle cause impossibili e dei casi disperati un giorno riuscirà a farle ritrovare…
Piange lacrime amare, la mamma bambina.
Ma sa che deve rispettare il patto che ha stretto per il bene di sua figlia.
3 febbraio 2012
In una notte gelida, durante un’intensa nevicata, inconsueta per una città come Roma, l’ispettore Sara Arcangeli, responsabile dell’Unità delitti insoluti, avanza a fatica tra la vegetazione incolta del parco della Marcigliana. Vuole vedere con i suoi occhi il cadavere del barbone scoperto per caso dai vigili del fuoco, chiamati qualche ora prima per un incendio divampato nell’edificio abbandonato che tanti anni prima ospitava un orfanotrofio femminile.
Accanto al corpo della vittima gli investigatori hanno trovato uno strano pupazzo: il corpo fatto con una pigna e una pallina di cartapesta al posto del capo.
A loro non dice niente, ma per Sara Arcangeli è impossibile non pensare a uno dei vecchi casi ancora in attesa di giustizia che ingombrano gli archivi del suo ufficio.
Perché un “omino di neve” come quello trent’anni prima era stato trovato, sempre nel parco della Marcigliana, in una fossa comune che custodiva sei piccoli scheletri…
È l’occasione che l’ispettore Arcangeli aspettava per riaprire il caso delle bambine senza nome.
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